Sessantotto
Come farò a spiegare a mia figlia
che avevo intravisto
la certezza di potere cambiare il mondo.
Come potrò raccontarle
il senso di imminenza
del capovolgimento globale.
Come riuscirò a disegnarle
quella fresca primavera di Parigi;
troppo lontana per il bambino di allora
e irreale come un sogno dimenticato
per l’uomo di oggi.
Come.
In che modo.
Se l’unico ideale
è consumare sempre più.
Se la rivoluzione
si è addormentata.
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